LA METODOLOGIA

Il metodo non solo compiti

Al Doposcuola San Biagio non si fanno solo i compiti, ma ci si prende cura dei bambini, dei  ragazzi e delle loro famiglie a tutto tondo.
Per fare ciò è stato sviluppato uno strumento di lavoro unico nel suo genere: il Progetto Educativo.
Lo strumento è unico perchè è stato ideato dalle operatrici del Doposcuola in collaborazione con il professor Spreafico dell’Università Cattolica di Brescia e con il coinvolgimento dei volontari. Esso permette di far accrescere la competenza osservativa e valutativa degli operatori e dei volontari che affiancano  bambini e  ragazzi.
Si tratta di un protocollo osservativo che si ispira al modello delle CANS di Lyons in uso presso la UONPIA di Milano, Ospedale Policlinico Milano Ca’ Granda. Questo è affiancato da una griglia valutativa che permette di identificare ed esplicitare a tutti gli attori dell’intervento educativo le fasi del processo decisionale che porta a definire gli obiettivi su cui lavorare con il ragazzo.

Ciò permette di non considerare come indicatore di benessere e di crescita il solo svolgimento del compito o il raggiungimento di un risultato scolastico positivo.

L’applicazione di questo strumento permette di progettare le azioni educative in modo rigoroso e scientifico, di considerare lo spazio vitale del ragazzo come pluridimensionale, considerando quattro aree di sviluppo: cognitivo, funzionale-organico, socio-relazionale e del benessere.
L’applicazione di questo strumento porta ad una migliore tracciabilità del percorso dell’utente all’interno del Servizio: diventa più chiaro il punto di partenza, gli obiettivi prefissati e i risultati raggiunti con ogni ragazzo.
Questo strumento permette inoltre di formare e rendere maggiormente competenti anche i volontari che vengono così coinvolti nella fase progettuale dei percorsi dei ragazzi.

Di che tipo di strumento si tratta?

È un “diario”, uno strumento descrittivo, affiancato da un protocollo osservativo per orientare lo sguardo dell’osservatore e consentire in un secondo momento la valutazione delle singole variabili osservate.

A cosa serve questo strumento?

Serve all’operatore e al volontario per annotare gli episodi significativi nei pomeriggi di studio con i ragazzi, la frequenza del ripetersi di determinati comportamenti, per prendere nota di eventi rilevanti per la valutazione delle aree di sviluppo del ragazzo, per riflettere sulle dinamiche emerse e sulle azioni intraprese dall’operatore e /o dal volontario che affianca il ragazzo nel pomeriggio di studio.

Come avviene l’osservazione?

L’osservazione avviene nelle aule del Doposcuola durante lo studio o nei momenti di gioco o aggregazione  tra bambini e ragazzi. Il volontario, compila il “diario” dopo l’ora e mezza di studio con il ragazzo.

Quali sono i principali punti di forza dello strumento?

  • Riportare in modo discorsivo e libero l’andamento del pomeriggio di studio tra ragazzo e volontario raccogliendo anche eventi antecedenti che possono spiegare le azioni osservate.
  • Riflettere a posteriori sul proprio intervento, privilegiando una dimensione elaborativa personale che può così orientare le azioni educative che saranno intraprese successivamente.
  • Aiutare ad orientare lo sguardo degli osservatori e a porre le giuste domande per facilitare la raccolta dati.
  • L’utilizzo di questo strumento osservativo anche da parte dei volontari permette di palesare a tutti la metodologia di lavoro del Servizio educativo in cui  si sta operando.
  • La possibilità che lo strumento possa essere compilato anche da “non professionisti”
  • La pluralità di sguardi sul ragazzo permette di triangolare le informazioni raccolte dalla scuola, dalla famiglia, dai volontari e dagli operatori del Servizio.

Durante l’anno vengono organizzati due incontri con i volontari, nei quali ci si confronta sulla valutazione che ciascun osservatore ha fatto delle aree di sviluppo del ragazzo.
La valutazione è guidata dalla presenza di indicatori di punteggio descrittivi che permettono di inquadrare nel modo meno arbitrario possibile l’attribuzione di punteggio per ciascuna variabile.
Il confronto, lo scambio di informazioni e di sguardi permette di definire gli obiettivi di crescita del ragazzo e orienta l’azione educativa di tutti coloro che lo affiancano.
Vista l’importanza dello strumento, le operatrici dedicano molte ore durante l’anno per la formazione dei volontari affinché sia chiara a tutti la modalità di lavoro utilizzata.

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