Dopo un colloquio conoscitivo, la definizione di un accordo riguardo al percorso formativo-educativo e sulla base delle indicazioni date dai suoi docenti, ciascun ragazzo viene abbinato ad un volontario considerato idoneo, per competenze e personalità. L’affiancamento allo studio avviene quindi individualmente, in un rapporto uno a uno, improntato e scelto appositamente per aumentare l’efficacia di una relazione che non si limiti ai risultati didattici, ma che possa essere un riferimento anche comportamentale e dunque educativo.
Nel corso degli incontri, che si svolgono una, due o tre volte a settimana a seconda delle necessità e della disponibilità, l’affiancamento viene monitorato dalle coordinatrici dipendenti del Doposcuola. Queste figure fungono da mediatori fra volontario, ragazzo, famiglia e realtà scolastica; supervisori sul percorso, sui metodi applicativi e sui sotto-risultati ottenuti o da ottenere, con un continuo sguardo agli obiettivi individuali del ragazzo.
Al termine della terza media, i ragazzi che lo desiderano possono ancora partecipare a incontri di supporto allo studio, sempre seguiti da un volontario, ma con modalità diverse (progetto “Oltre la terza media”). I ragazzi si prenotano di settimana in settimana scegliendo loro quale materia approfondire tra quelle messe a disposizione dai volontari.
Questo metodo di lavoro punta sulla loro capacità di organizzazione, e si auspica di stimolare ed aumentare l’autonomia nello svolgimento e nella gestione dei compiti assegnati, in previsione del maggiore carico di lavoro richiesto dalle scuole superiori.